domenica 31 gennaio 2016

PLUM CAKE AL LIMONE

Oggi riunione di famiglia!! Faremo le ciambelle e i crostoli (come li chiamiamo qui da noi) e poi le tagliatelle fatte in casa al ragù, parleremo, rideremo, sicuramente faremo pure qualche disastro e "puzzeremo" di fritto per tre giorni ma ci divertiremo tanto.
Ogni Carnevale con le mie tre sorelle, mariti e figli ci troviamo a casa dei nostri genitori per dedicare un intero pomeriggio alla produzione di dolci, e trascorriamo insieme delle ore spensierate a chiacchierare di tutto e di niente e a tirare pasta spargendo farina ovunque, mentre i bambini giocano rumorosamente.
Da un paio d'anni però manca la sorella più piccola, che vive in Svezia.....lei comunque sarà qui alla fine di febbraio e avremo modo di recuperare.
Ora vi propongo un dolce molto delicato, nulla a che vedere con i fritti di cui sopra, ma che mi ha conquistato per il pungente sapore di limone e per la sua morbidezza.
La ricetta l'ho vista nel blog di Eva e Claudio.



Ingredienti per uno stampo da 29x10x6:
230 g. di farina
165 g. di zucchero
2 uova
85 g. di acqua
85 g. di olio di semi
1 bustina di lievito
65 g. di succo di limone (2 limoni circa)
la scorza grattugiata di 1 limone


Mescolare a lungo con una frusta le uova con lo zucchero.
Setacciare farina e lievito.
Al composto di uova e zucchero unire l'acqua e l'olio e amalgamare con cura. Aggiungere la farina e il lievito e infine il succo filtrato e la scorza di limone.
Imburrare e infarinare uno stampo da plum cake, riempire fino a 3/4 con l'impasto e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35/40 minuti.






Una gustosa merenda per i bambini e una sana colazione per tutta la famiglia.






lunedì 4 gennaio 2016

VELLUTATA DI PATATE DOLCI

Con il  primo post del nuovo anno, vorrei fare a tutti voi un augurio particolare con queste parole di Madre Teresa di Calcutta:
Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione.
Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla, 
come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia: 
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza.
Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
Le trovo perfette per iniziare nel modo migliore. 
E trovo perfetta questa vellutata, un confort food adatto in queste fredde giornate invernali (qui oggi ha perfino nevicato).

Il colore non è proprio attraente ma il gusto è molto piacevole, dolce al punto giusto, spezzato dal piccante dato dal peperoncino e dalla mia amata paprika che oramai spolvero con piacere su quasi tutte le mie vellutate ;-))
Ingredienti per 2/3 porzioni:
1 piccolo porro
2 patate dolci
peperoncino q.b.
sale
paprika piccante
olio
brodo vegetale

Tagliare a rondelle il porro lavato e privato dagli strati esterni.
Sbucciare e tagliare a tocchetti le patate dolci.
Lavare e tagliare a rondelle un piccolo peperoncino.
In un tegame soffriggere il porro e 3/4 rondelle di peperoncino in poco olio. Aggiungere le patate dolci e far insaporire per un paio di minuti.
Unire 1 litro circa di brodo vegetale, il sale e lasciar cuocere per circa 40 minuti, finchè le verdure saranno morbide.
Frullare il tutto con il minipimer e servire tiepido con una spolverata di paprika.



Ed ecco pronto un piatto ricco di vitamina C, vitamina A e potassio.
Le patate americane o patate dolci sono molto adatte a una cottura al forno, oppure bollite.
Il loro sapore è dolce; come dice mio figlio: "Sanno di castagne, mamma!"
Inoltre sono un alimento a basso indice glicemico, molto inferiore alle normali patate.